DogBuddy intervista Animal Equality Italia!
DogBuddy intervista Silvia Giambrone, responsabile relazioni con il pubblico di Animal Equality Italia in merito al loro fantastico lavoro in difesa dei diritti degli animali.
1. Cosa è e come nasce Animal Equality?
Animal Equality è un’organizzazione che nasce nel 2006 ed è oggi presente in Germania, India, Messico, Regno Unito, Spagna e Venezuela. Da qualche mese è inoltre presente anche negli Stati Uniti. Nel 2011 Animal Equality nasce anche in Italia. Il nostro obiettivo è quello di prevenire la crudeltà nei confronti di tutti gli animali utilizzando investigazioni, salvataggi, progetti educativi e azioni legali. Finora con grande efficacia abbiamo ottenuto risultati in diversi ambiti, ispirando cambiamenti concreti che potranno portare ad una società più giusta per chiunque. La nostra squadra investigativa lavora assiduamente per mostrare all’opinione pubblica ciò che avviene nei luoghi dove gli animali vengono sfruttati e uccisi.
2. Al momento state combattendo il commercio di carne canina e felina in cina: raccontateci meglio la vostra battaglia e a che altre cause state lavorando al momento
Il nostro lavoro in Cina inizia nel 2013 ed è ancora in corso, la motivazione alla base della campagna “Senza Voce” è stata far emergere situazioni sconosciute ed inimmaginabili, più di 10 milioni di cani e gatti infatti vengono macellati in Cina per la loro carne e la loro pelliccia, spesso sono animali provenienti da allevamenti altrettanto spaventosi o ancor peggio sono cani e gatti di famiglia rubati dalle loro case e giardini. Il consumo di carne di cane e gatto è abbastanza diffusa in Cina e in paesi limitrofi come Vietnam, Corea del Sud, Thailandia, India, Indonesia e Filippine, il nostro lavoro è iniziato instaurando un rapporto di collaborazione con le associazioni e i gruppi di volontariato attivi in questa lotta nel territorio cinese (in questi paesi il consumo di carne e gatto è radicato e avallato come da noi il consumo di carne suina o bovina). I nostri investigatori si sono infiltrati nei macelli e nei mercati e hanno potuto mostrare le terrificanti immagini di ciò che avviene agli animali in questi contesti, stipati in gabbie piccolissime, lanciate dai camion dopo viaggi estenuanti, per arrivare a macelli illegali dove uno alla volta, alla presenza di tutti gli altri in attesa della morte, i cani e i gatti attendono il colpo alla testa o al naso che li stordirà prima di essere definitivamente uccisi. Da queste angoscianti storie però ne vogliamo raccontare due a lieto fine: durante l’investigazione siamo riusciti a salvare una superstite, una cagnetta in attesa della morte, che ha attirato l’attenzione dell’investigatore il quale con uno stratagemma è riuscito a portarla fuori dal macello. Oggi Vita – questo è il nome che le è stato dato – è diventata il simbolo della campagna contro il consumo di carne di cane e gatto e il ricordo di tutti gli altri individui che sono rimasti in quei macelli e che oggi sono rapiti e rinchiusi, Vita vive con la sua famiglia in Spagna libera e amata. Un altro importante risultato raggiunto è stato la chiusura di 1 macello e 33 rivenditori di carne di cane e gatto, questo grazie alle immagini raccolte nei mercati della Cina.
Stiamo lavorando senza sosta per permettere ai nostri investigatori di tornare sul campo, per rendere effettiva la legge in Cina che vieta questa aberrante usanza, per fermare il Festival di Yulin, per mostrare ancora e senza dubbi che qualsiasi uccisione – per abitudine e tradizione – non può essere tollerata e va abolita.
3. Come possiamo aiutare a sostenere i vostri progetti e come possiamo diventare volontari?
Un modo per sostenere i nostri progetti, per permetterci di portare avanti le investigazioni, il mantenimento degli animali salvati e di continuare a progettare altri lavori di denuncia è diventare nostri sostenitori o effettuare una donazione.
La nostra associazione è una onlus e grazie al contributo costante dei nostri volontari portiamo avanti le nostre attività come eventi, volantinaggi, azioni dimostrative, cene benefit volte a costruire insieme una società diversa e di rispetto per tutti gli esseri viventi. Per diventare un volontario di Animal Equality si può scrivere sulla pagina Facebook o tramite mail ([email protected]).
4. In Italia che pene sono previste per chi non tratta gli animali come previsto dalla legge?
Il maltrattamento animale oggi è punito con la reclusione da 3 mesi a 18 mesi o con la multa da 5 000 euro a 30 000 euro, la normativa italiana risponde a dettami stabiliti diversi decenni fa, non tiene infatti conto di quanto l’opinione pubblica sia sensibilizzata su alcuni temi, quali la produzione di foie gras ad esempio, che Animal Equality ha investigato nel 2012, o la macellazione rituale che è stata oggetto della campagna “Fermiamo la crudeltà rituale” nel 2014.
Il nostro lavoro è mostrare a più persone possibile come gli animali abbiano diritto ad una vita esente da sofferenza e crudeltà e quanto – seppur diversamente da noi – siano in grado di provare sentimenti ed emozioni.
Se come per noi di DogBuddy anche per voi il maltrattamento e lo sfruttamento degli animali è inconcepibile vi invitiamo a seguire Animal Equality.
Facci sapere cosa ne pensi di questa organizzazione e cosa opini in generale sui diritti degli animali nei commenti qua sotto.